IA nel mio lavoro
Come l’Intelligenza artificiale sta trasformando la mia professione di consulente di direzione
INTELLIGENZA ARTIFICIALECONSULENZA
Stefano Malossini
3/31/20252 min leggere


L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il ruolo di molti professionisti, e la mia attività di consulente di direzione freelance non fa eccezione. Vedo ogni giorno quanto l’AI possa migliorare la qualità e la velocità delle analisi, supportare decisioni strategiche complesse e aprire nuove opportunità di servizio per i clienti.
Non si tratta solo di adottare uno strumento: si tratta di ripensare il modo in cui creo valore, scalando la mia competenza con il supporto dell’AI. Per questo motivo, sto compiendo una serie di passi concreti per integrare in modo consapevole queste tecnologie nella mia attività. Ecco come mi sto preparando.
1. Formazione mirata e continua
Sto approfondendo l’uso di strumenti come ChatGPT, Copilot, Notion AI e i principali modelli open source (es. Mistral, LLaMA). L’obiettivo non è diventare un tecnico, ma capire come questi strumenti possano aumentare la mia capacità di analisi, simulazione e proposta. Li sto già utilizzando in attività di pre-diagnosi, raccolta dati qualitativi e creazione di piani strategici.
2. Sviluppo di tool personalizzati
Sto lavorando all’ideazione di strumenti AI semplici e modulari da utilizzare durante i miei incarichi: ad esempio, un generatore automatico di business case, un analizzatore di SWOT o un assistente virtuale per audit preliminari. Questi tool possono essere creati anche in modalità no-code, rendendoli accessibili, efficaci e personalizzabili per ciascun cliente.
3. Ripensare il mio posizionamento
L’AI diventerà un asset competitivo. Per questo motivo sto adattando la mia value proposition: non più solo consulente strategico, ma anche enabler tecnologico per il decision making. Questo nuovo posizionamento mi consente di distinguermi nel mercato e di intercettare clienti che vogliono innovare, ma non sanno da dove cominciare.
4. Costruzione di un project portfolio AI-driven
Sto documentando casi pratici, anche interni, che mostrino come l’AI può concretamente supportare processi di pianificazione, valutazione investimenti o gestione del cambiamento. Un portfolio visibile e verificabile mi permette di generare fiducia nei clienti e di posizionarmi come partner evoluto, capace di integrare tecnologia e strategia.
5. Espansione del network e aggiornamento costante
Partecipo regolarmente a community, eventi e workshop sull’AI applicata al business, dove condivido esperienze e apprendo da altri professionisti. Questo mi consente di restare aggiornato sulle evoluzioni, individuare trend emergenti e creare nuove connessioni professionali che arricchiscono la mia pratica.
Conclusione
L’AI non è un rischio per chi fa consulenza: è un moltiplicatore. È il momento di comprendere, testare e agire. Come libero professionista, so che non posso delegare questa trasformazione, ma devo guidarla, con competenza e visione. Ed è proprio ciò che intendo fare, giorno dopo giorno.